Settore Nuove Cittadinanze
Il Settore che si occupa dell’inclusione sociale di famiglie rom romene a Torino ha al centro dei suoi processi un lavoro di vicinato e di mix sociale che tende a superare le barriere tra le persone grazie alla convivenza e alle pari opportunità. I rom sono un mondo da conoscere, senza ipocrisie e facili buonismi, perché in mezzo al campo rom non crescono solo rifiuti ma ragazzi e ragazze che grazie a un’opportunità di studio o di lavoro possono vivere in un posto più dignitoso e sognare una vita diversa. Il Progetto Dado è il primo esperimento che va in questa direzione, grazie all’autorecupero realizzato nel 2009 oggi sei ragazzi che vivono in quello stabile hanno la possibilità di studiare alle scuole superiori e di costruirsi un futuro con le loro mani. Sono Iulian, Sara, Samuel, Sebastian, Mario e Manuel. Loro rappresentano il riscatto sociale dato dalla fatica di tutti i giorni e dall’orgoglio di appartenere ad una cultura. L’impegno e la costanza dei ragazzi del Dado vanno sostenuti non solo perché arrivano da famiglie povere ma perché nel loro ciclo di studi hanno dovuto affrontare la discriminazione dei compagni e dell’ambiente circostante, hanno superato la grande prova del giudizio altrui che troppo spesso si ferma al pregiudizio. Dal dicembre 2013 Terra del fuoco fa parte di un raggruppamento di soggetti che operano nel progetto“LA CITTÀ POSSIBILE – Iniziative a favore della popolazione ROM” è un progetto gestito da 6 organizzazioni per conto della Città di Torino (Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie - Direzione Servizi Sociali - Servizio Stranieri e Nomadi). Lo scopo del Progetto è realizzare percorsi efficaci di integrazione e di cittadinanza per circa 850 persone di etnia ROM che abitano oggi nelle aree sosta autorizzate e non autorizzate della Città di Torino. Gli interventi a favore della popolazione ROM saranno realizzati attraverso lo strumento cruciale del “Patto di Emersione” , un patto che definisce i reciproci impegni tra nucleo famigliare beneficiario e operatore Responsabile dell’Accompagnamento.